Miglio con primato italiano in una Chiavenna da cartolina

In una mia personalissima rielaborazione della Divina Commedia, ho dedicato ai runner il famoso verso “Fatti non foste…” che è diventato “Fatti non foste a correr come bruti, ma per visitar amene destinazioni”. Mentre il sommo poeta si rivolta nella tomba di Ravenna, veniamo ad un’applicazione di questa esortazione, nella cronaca di quanto avvenuto a Chiavenna (SO) sabato 1 ottobre, in occasione della nona e penultima tappa del Club del Miglio 2022. Gli organizzatori del GP Valchiavenna sanno bene che la loro destinazione risulta essere un po’ fuori mano, ma sono bravissimi ad attirare sul posto molti atleti. Ed infatti in parecchi poi si trattengono per tutto il fine settimana. Si gareggia in un posto bellissimo. Pista azzurra, cielo azzurro, una corona di montagne tutto intorno, con paesini che sembrano lo sfondo di tanti splendidi presepi. Impianto moderno e ben tenuto, anello scorrevole ad un’altitudine “ragionevole”, in quanto siamo a circa 300 metri sul livello del mare. Non a caso i grandi campioni del mezzofondo, dopo aver lavorato in altura, scendono proprio qua a fare dei test. Il volantino del 5° Miglio della Brisaola mostrava Jakob Ingebrigtsen, Jake Heyward, Mario Garcia e il nostro Pietro Arese, ovvero i primi quattro ai recenti campionati Europei sui 1500 metri, impegnati a Chiavenna su questa pista. Stessa cosa al femminile, con l’oro Laura Muir e l’argento Ciara Mageaan. Mica male… Oltre ad una impeccabile organizzazione l’ospitalità valtellinese ci ha viziato con un pacchetto di biscotti buoni da morire ed un assaggio finale di bresaola che da soli quasi giustificavano il viaggio.

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