Il Miglio è finito… viva il Miglio!

Grazie alle segnalazioni ricevute dai lettori (cui siamo sinceramente riconoscenti per l’attenzione dimostrata), provvediamo a pubblicare una nuova versione dell’articolo in sostituzione della precedente che conteneva alcuni errori relativi all’attribuzione delle categorie FIDAL per il 2018. Ce ne scusiamo con chi è stato menzionato in maniera erronea, perché, anche se crediamo risulti ovvia la finalità giocosa del pezzo, non è comunque giusto riportare dati inesatti. Per fortuna di tutti noi, non è il sottoscritto a doversi occupare delle classifiche di gara e delle graduatorie stagionali…

Sembra ieri che Chiavenna accoglieva i miler con una spettacolare giornata di sole, peraltro chiusasi a temperature sorprendentemente basse per chi non avesse dimestichezza con le escursioni termiche tipiche della montagna. Allo stesso modo, gli ultimi scampoli di estate regalati da quell’inizio ottobre hanno lasciato spazio ad un breve autunno e ad un freddo inverno, periodo d’elezione di prove di ben altro genere.

Siamo infatti nel pieno della stagione dei cross e buona parte dei protagonisti del Club si ritrovano, allungati di un paio di millimetri i chiodi sotto le rispettive scarpe, a duellare nel fango e sui saliscendi delle varie corse campestri con le quali tengono caldo il motore nel periodo invernale. Fra una campestre e l’altra, però, ecco i puntuali messaggi di Fulvio che ci ricordano come manchino poche settimane, anzi pochi giorni, anzi ,per i più impazienti, poche ore al via della nuova stagione del Club del Miglio.
Le novità non mancheranno, dato che chi organizza questa manifestazione non si riposa mai sugli allori e cerca sempre nuovi stimoli da offrire ai partecipanti, nuovi dettagli da mettere a punto, nuove iniziative da inserire per rendere il “prodotto” sempre più appetibile per gli aficionados e per i nuovi amici che si avvicineranno al magico mondo dei 1609.34 metri.
Auspicando che siano numerosi gli atleti che rinfoltiranno le starting list nel 2018, proviamo ad immaginare, sulla base delle classifiche finali della scorsa stagione, quali potranno essere i nuovi duelli che infiammeranno le dieci tappe del Club da marzo ad ottobre prossimi.
In campo femminile, ferma restando la mission per gli organizzatori di incoronare una vincitrice in tutte le categorie, ci si attende ancora una bella competizione fra le Allieve, categoria che ha sempre offerto gare vivaci e combattute e che sarà orfana di Ilaria Feltrin, campionessa uscente, ma passata nell’Elite. Proprio la categoria Elite, che nel 2017 ha premiato la regolarità e le performance sempre brillanti di Licia Bombelli, potrebbe essere ravvivata dall’ingresso di un’altra atleta in grado di garantire una presenza costante a tutte le tappe.
Nella SF40, che ha vissuto numerosi colpi di scena nel corso della stagione, Maria Pia Boido uscirà di scena per passare alla categoria successiva e nessuna delle partecipanti della scorsa stagione sembra in grado d’impensierire la leader 2017 Sara Raineri, se non attraverso un impegno molto più regolare, visto che alcune ottime performance, offerte in particolare dalle atlete di Lonato, sono rimaste exploit isolati: rimane aperto il discorso sulle potenziali new entry che aprirebbero scenari senz’altro diversi.
La categoria che ha registrato più spettacolo è stata senza dubbio la SF45, che ha vissuto sul costante duello fra Paola Zaghi ed Eva Volpari. Nel 2018 potrebbe ulteriormente vivacizzarsi se altre atlete come Victoria Dumitru o Simona Viola raggiungessero un maggior numero di partecipazioni di tappa.
Nella categoria superiore, l’ingresso di Maria Lo Russo dell’Athletic Team rappresenta un’ulteriore motivo d’interesse nella competizione per il vertice della classifica, saldamente nelle mani di Alessandra Bestiani nel 2017, mentre non pare in discussione la leadership di Paola Cagliani nella SF55.
Nelle classi più senior, nessun dubbio che Rosanna Rossi e Francesca Caldarulo possano imporsi ancora, se saranno assistite da una buona condizione nell’arco della stagione; magari a suon di migliori prestazioni nazionali, come non di rado è avvenuto in passato.
Passando in campo maschile, appare difficile che Martino Galvani ceda lo scettro proprio al secondo anno fra gli Allievi, anche se la categoria è in grado di offrire sorprese dato il gran numero di ottimi atleti che corrono per le Società lombarde. Negli Elite è fuori discussione che la regolarità faccia premio sui picchi di prestazione, quindi Michele Lucchini e Johnatan Roggeband sembrano ancora inattaccabili, vista per di più la migrazione di Raffaele Piscioneri alla categoria SM35, dove però troverà due ossi durissimi da rodere, come Florin Bruslea e Davide Grimoldi: in bocca al lupo a tutti e tre!
Nessuna rivoluzione si prospetta fra gli SM40, se Riccardo Lerda, Alessandro Castelli e Fabio Morelli, troveranno gli stimoli giusti per ripetere le performance del 2017. Da notare che per Lerda e Morelli si tratta dell’ultimo anno di permanenza nella categoria, quindi punteranno a lasciarla da vincenti. Difficile al momento pensare ad uno spazio sul podio, per Cristiano Lorenzetti ed Andrea Uccelli, due fedelissimi del Club che certamente però non mancheranno di inserirsi nella lotta al vertice in una categoria che si confermerà senz’altro fra le più combattute e spettacolari del Club.
Altrettanto difficile prevedere un deciso spostamento degli equilibri fra gli SM45: Ferruccio Calsana pare in grado di ripetere il trionfo del 2017, ma non è escluso che la categoria possa riservare sorprese, magari in arrivo dalla sponda bresciana del lago…
Gli SM50 hanno visto prevalere gli atleti che, insieme a Massimo Cimato, hanno dominato tutte le gare: Franco Gnoato e Francesco Merisio, giunti appaiati al comando della classifica, non sembrano disposti ad abdicare nemmeno per il 2018.
Il passaggio di Cimato agli SM55 ne fa, insieme ai duellanti 2017 Nini Bombelli e Giuseppe Lazzari, uno fra i principali indiziati per la caccia al podio 2018, visto anche il contemporaneo approdo di Carlo Zanetta fra gli SM60, ma non escludiamo che Sergio De Meo possa fare un pensierino alla classifica, se troverà il modo di intensificare le proprie presenze alle varie tappe del Club.
Proprio Zanetta, con Guido Spinazzola ed “Emiglio” Lazzaroni dovrebbe essere destinato a dar vita ad una serie di gare molto aperte nella sempre validissima categoria SM60.
Detto di Valter Fumagalli, che non sembra intravvedere all’orizzonte rivali accreditati fra gli SM65, il passaggio di Rodolfo Rencurosi ai settantenni apre un chiaro scenario: visto il contemporaneo passaggio di Enzo Capuzzo e Aldo Michelon agli SM75, Rencurosi non dovrebbe avere rivali nella nuova categoria, mentre i due citati “neo 75enni” sono destinati, salvo imprevisti, a disputarsi il titolo e a stracciare alla prima occasione la miglior prestazione italiana, risalente al 2012.

Roberto Matteucci